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lunedì 23 agosto 2010

i nodi vengono al pettine

Bufera nell'Idv Bologna. Mandini: Tartarini chiedeva solo posti...meglio che se ne vada
E' caos nel gruppo che tra i banchi della Provincia di Bologna rappresenta l'Idv.

Al punto che, sul tavolo c'e' l'addio al partito da parte di due consiglieri, Fabio Tartarini(foto2) e Francesco Pagnetti, annunciato ieri sul "Resto del Carlino". Una mossa a cui replica, a muso duro, il coordinatore provinciale Sandro Mandini (foto1): un congedo senza ripensamenti ("L'Idv non ha bisogno di opportunisti") indirizzato pero' al solo Tartarini perche', assicura Mandini, Pagnetti non ha intenzione di lasciare i dipietristi.

"La decisione del consigliere provinciale Fabio Tartarini di lasciare il gruppo dell'Idv e' l'inevitabile conclusione di un percorso nel quale gli interessi personali prevalgono su quelli del partito", manda a dire Mandini: "Evidentemente il consigliere abbandona una 'casa non piu' sua' in quanto non ne ha mai condiviso la politica". Anzi, il rapporto tra Tartarini e i dipietristi aveva in ogni caso i giorni contati: chi "pensa principalmente alle proprie ambizioni personali non ci rappresenta - scrive Mandini - ed e' un bene che abbandoni il partito prima di esserne allontanato, come stava succedendo al consigliere Tartarini". La requisitoria contro il consigliere provinciale svela anche qualche retroscena. "Le critiche di Tartarini alla gestione 'consolare' del partito ed in particolare alla persona di Silvana Mura (coordinatrice regionale, ndr), oltre che infondate appaiono surreali - sottolinea Mandini - considerato che il consigliere si e' proposto direttamente proprio alla coordinatrice regionale per ricoprire vari incarichi istituzionali, sia a livello regionale (assessore, presidente di societa' partecipate della Regione) che di partito (responsabile regionale del dipartimento Cultura e turismo)".
Quindi, aggiunge il coordinatore provinciale, "e' chiaro che il consigliere Tartarini lamenta la carenza di 'liberta' e giustizia' nel partito solo quando non vengono soddisfatte le sue aspettative, mentre all'epoca della sua candidatura al consiglio provinciale non aveva accusato gli stessi difetti nel partito".

Diversa la situazione di Pagnetti, anche se Mandini non nega che qualche difficolta' c'e'. Con lui "c'e' un confronto politico che e' iniziato subito dopo il congresso - spiega Mandini - ci stiamo confrontando sul percorso organizzativo del partito a Bologna". Discussione in atto all'interno del nuovo coordinamento provinciale, aggiunge Mandini, di cui lo stesso Pagnetti e' membro. Ma rispetto a quella di Tartarini la posizione di Pagnetti "e' completamente diversa", assicura Mandini: "Prosegue il suo percorso dentro al partito, l'ho sentito in mattinata e non mi ha assolutamente detto di voler uscire dal gruppo".

Agenzia Dire - riproduzione riservata

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